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Articolo di febbraio

MINIMAL CHIC: COME ARREDARE CASA IN STILE MINIMALE


Per capire lo stile minimale, dobbiamo prima soffermarci su quando e come è nato il minimalismo. Protagonista del cambiamento artistico dell’epoca, il minimalismo nasce negli anni 60 ed è volto a caratterizzare un processo di riduzione dell’opulenza – artistica e non – e dell’enfasi sull’oggettività e fisicità dell’opera prediligendo alla forma la funzionalità dell’oggetto stesso.


Il termine, coniato da Richard Wollheim nel 1965, ha riportato in superficie uno dei componenti fondamentali del movimento moderno e abbracciato dall’architetto Mies Van der Rohe: “Less is more” ovvero “il meno è meglio”.


Il suo significato? La forma – di un edificio, un oggetto o un abito – non deve essere il fine del design ma il risultato di un processo creativo volto a dare una risposta semplice ad un bisogno complesso; in pratica la forma segue la sua funzione.


Ovviamente, come i più grandi movimenti artistici, il minimalismo, con lo stile rivolto alla funzionalità, oltre che nell’architettura, si è esteso velocemente nella moda e nel design, fino a ritornare in auge ai giorni nostri.


MA QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLO STILE MINIMAL? PERCHE' E' ACCOMPAGNATO DALLA PAROLA "CHIC"?

Prima di tutto, è bene sottolineare che il termine chic accompagna il minimal proprio perché nell’essenzialità della sua forma, risulta essere elegante e raffinato – proprio come il classico tubino nero di Chanel…estremamente ricercato ma funzionale!


A tal proposito, il minimal chic risulta essere dunque uno stile rivolto alla funzionalità la cui caratteristica principale è l’eliminazione del superfluo verso l’essenziale.

MA QUALI ALTRI ELEMENTI FANNO PARTE DELLO STILE MINIMAL CHIC?


Immagini di esempio Unsplash


Le linee, per lo più geometriche e lineari, sono un elemento cardine nella progettazione di un arredo minimale.

I materiali, come il vetro, il legno e l’acciaio vengono principalmente accompagnati da colori neutri che non necessitano scelte monocromatiche.


A contrasto, i toni del rosa o cipria, il verde salvia o bottiglia, il tortora o il grigio. Tinta unita, i tessuti dei complementi d’arredo che con qualche tocco di colore qua e là caratterizzano l’ambiente senza sovraccaricarlo.

Ma per finire, se vogliamo guardare al minimalismo da una seconda prospettiva, uno dei vantaggi dello stile minimal chic è ovviamente l’ordine e la pulizia.


Un’abitazione minimal richiede dei tempi di gestione molto meno impegnativi rispetto ad una casa in stile shabby chic…inutile chiedersi il perché!

 


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